Linee guida sulla sana alimentazione: False credenze sull’acqua

Arriva puntuale come l’estate: è il classico consiglio della nonna che ti ricorda di “bere tanta acqua”, per mantenersi idratati.

Nonostante sembri ormai una frase fatta che ci sentiamo ripetere continuamente, si tratta di un consiglio sempre attuale: l’acqua è infatti un bene prezioso, essenziale per la vita e per mantenersi in salute non solo d’estate, ma tutto l’anno.

È il costituente principale di tutti gli organismi viventi e la sua presenza è indispensabile per il normale svolgimento di tutti i naturali processi fisiologici e biochimici e per tutte le funzioni dell’organismo umano:

  • Interviene nell’assorbimento ed escrezione di molte sostanze;
  • Agisce come “lubrificante”;
  • Ha funzioni di trasporto;
  • Funge da ammortizzatore per le articolazioni;
  • Mantiene elastiche e compatte pelle, mucose e tessuti;
  • Garantisce la giusta consistenza del contenuto intestinale;
  • Rende possibili gli scambi respiratori;
  • E’ essenziale nel processo di termoregolazione (sudorazione);
  • E’ essenziale per il mantenimento del pH (equilibrio tra sostanze acidi e basiche) nei diversi distretti dell’organismo;
  • E molte altre.

Anche nel caso dell’acqua circolano molti falsi miti e fake news attraverso i canali di informazione che il CREA (Centro di ricerca alimenti e nutrizione) ha cercato di sfatare attraverso le Linee guida per una sana alimentazione.

Di seguito le più comuni:

Non è vero che l’acqua debba essere bevuta al di fuori dei pasti.

Quando si beve una quantità eccessiva di acqua nel corso del pasto il massimo che può succedere è che, per una diluizione dei succhi gastrici, si allunghino di un poco i tempi della digestione. Al contrario, l’assunzione di una adeguata quantità d’acqua consumata durante il pasto (che corrisponde a circa 600-700 ml) è utile per migliorare la consistenza e la diluizione degli alimenti ingeriti favorendo così digestione ed assorbimento.

Non è vero che l’acqua faccia ingrassare.

L’acqua non ha calorie, le variazioni di peso che si registrano in seguito all’assunzione o espulsione di acqua sono solo momentanee e ingannevoli.

Non è vero che bere molta acqua provochi maggiore ritenzione idrica.

La ritenzione idrica, quando non dovuta a particolari patologie, dipende dal sale o da altre sostanze contenute negli alimenti, non dall’acqua assunta.

Non è vero che per mantenere la linea si debbano prediligere le acque oligominerali rispetto alle acque maggiormente mineralizzate.

I sali contenuti nell’acqua e l’acqua stessa, al contrario, favoriscono l’eliminazione dei sali contenuti in eccesso nell’organismo.

Non è vero che il calcio presente nell’acqua non sia assorbito dal nostro organismo.

La capacità dell’intestino di assorbire il calcio contenuto nell’acqua è simile a quella del calcio contenuto nel latte e nei prodotti lattiero-caseari.

Non è vero che il calcio presente nell’acqua favorisca la formazione di calcoli renali.

Le persone predisposte a formare questo tipo di calcoli devono bere abbondantemente e ripetutamente nel corso della giornata, senza temere che il calcio contenuto nell’acqua possa favorire la formazione dei calcoli stessi: anzi, le acque minerali ricche di calcio possono costituire al riguardo un fattore protettivo.

Non è vero che l’acqua gassata faccia male.

L’anidride carbonica presente sia nelle acque naturalmente gassate – sia in quelle in cui è aggiunta -migliora la conservabilità del prodotto. Quando la quantità di gas è molto elevata, alcuni individui possono presentare qualche lieve sintomo dovuto a preesistenti disturbi gastrici e/o intestinali oppure al temporaneo aumento di pressione a livello dell’apparato gastrointestinale.

Non è vero che bere acqua fredda faccia male.             

Anzi, quando è caldo dona anche un senso di piacere; l’importante è berla lentamente per evitare congestioni.

Non è vero che uno o due bicchieri di acqua tiepida bevuti a digiuno purifichino l’organismo.

Non arrecano sicuramente danno ed entrano nel bilancio idrico dell’organismo, ma non esistono solide evidenze scientifiche a favore dell’effetto depurativo di questa pratica.

Non è vero che le acque a basso contenuto di sodio siano utili per chi soffre di ipertensione.

La quantità di sodio contenuta nell’acqua è talmente bassa che la sua assunzione è pressoché irrilevante per la salute.

Non è vero che si perde acqua solo quando fa molto caldo.     

Quando fa molto freddo l’aria che inspiriamo è particolarmente secca, tuttavia noi espiriamo comunque aria umida, quindi perdiamo comunque acqua attraverso la respirazione.

Fonti e approfondimenti:

www.crea.gov.it/web/alimenti-e-nutrizione/-/linee-guida-per-una-sana-alimentazione-2018

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“Non è un FORMAGGIO” - Nuovi prodotti sostitutivi del FORMAGGIO a base frutta secca
Progetto cofinanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale nell’ambito del bando Regione Emilia Romagna POR FESR 2014-2020 “bando per progetti di ricerca collaborativa e sviluppo delle imprese” – DGR 773/2015 e succ. mod.. IMPORTO DEL CONTRIBUTO CONCESSO: euro 197.994,23 PERIODO DI SVOLGIMENTO: maggio 2016 – ottobre 2017 DESCRIZIONE: Il progetto consiste nella realizzazione di un prodotto di tipo nuovo sostitutivo del formaggio nelle diete vegane, vegetariane e nelle diete per intolleranti al latte e alle sue proteine. Il prodotto realizzato anche mediante l’utilizzo di latte estratto dalla frutta secca avrà caratteristiche organolettiche molto simili a quelle del formaggio ricavato dal latte, ma sarà di origine vegetale. OBIETTIVI: 1. definire il trattamento ottimale a cui deve essere soggetta la materia prima per ottimizzare resa, qualità nutrizionale ed organolettica del prodotto finito 2. assicurare la realizzazione di un prodotto agroalimentare sicuro 3. intervenire sulle tecniche di conservazione del prodotto 4. individuare il packaging ottimale 5. offrire sul mercato un prodotto salubre e sicuro in grado di rispondere a cambiamenti di tipo culturale e alimentare RISULTATI: Il progetto ha lo scopo di realizzare prodotti fermentati innovativi, a partire dalla frutta secca, indirizzati a consumatori vegetariani/vegani/intolleranti. - messa a punto delle condizioni ottimali di processo - innalzamento delle caratteristiche di stabilità e sicurezza alimentare - studio e la messa a punto di tipologie di imballaggi