
Molto spesso sentiamo parlare di alimenti funzionali. Ma cosa si intende per alimento funzionale?
Gli alimenti funzionali sono alimenti che oltre ad avere proprietà nutrizionali basiche, dimostrano proprietà benefiche e protettive per l’organismo e pertanto è bene inserirli nell’alimentazione quotidiana in maniera equilibrata.
Nel 1999 sul British Journal of Nutrition alcuni studiosi hanno affermato che:
“Un alimento può essere considerato ‘funzionale’, se è sufficientemente dimostrata la sua influenza benefica su una o più funzioni del corpo, oltre ad effetti nutrizionali adeguati, tanto da risultare rilevante per uno stato di benessere e di salute o per la riduzione del rischio di una malattia.
Gli effetti benefici potrebbero consistere sia nel mantenimento che nella promozione di uno stato di benessere o salute e/o in una riduzione del rischio di un processo patologico o di una malattia“.
Rispetto agli alimenti tradizionali infatti, questo tipo di alimenti contengono componenti fondamentali in grado di avere effetti del tutto positivi.
Vanno però distinti (e non confusi) dagli alimenti supplementari e/o fortificati e da quelli definiti dietetici che non sono destinati a soggetti sani ma a persone con particolari patologie sotto indicazione medica specifica.
Nel 1991 inoltre, il Ministero della Salute e del Welfare giapponese ha stabilito i criteri per l’identificazione e approvazione di una specifica categoria di alimenti, chiamata FOSHU (Food for Specified Health Uses) regolamentandone anche l’etichettatura nutrizionale.
In Giappone gli alimenti funzionali tradizionali sono considerati come una categoria separata di alimenti, in Europa invece, quando si parla di alimento funzionale significa aggiungere funzionalità a un prodotto tradizionale già esistente in quanto manca una legislazione specifica su questa categoria di alimenti e sulla sua etichettatura.
Sono state individuate due categorie di alimenti funzionali:
- Tipo A: alimenti che migliorano una specifica funzione fisiologica al di là del loro specifico ruolo nella crescita corporea e nello sviluppo e non hanno funzioni in malattie o stati patologici;
- Tipo B: alimenti che riducono il rischio di una malattia.
Tra i vari alimenti funzionali possiamo ricordare la frutta secca come ad esempio le noci. Esse sono ricche di acidi grassi insaturi e contribuiscono così al mantenimento di livelli normali di colesterolo nel sangue. Infatti, in 100 g di noci ci sono circa 60 g di acidi grassi insaturi.
Secondo i LARN, il quantitativo raccomandabile giornaliero di frutta secca è pari a 30 g.
La combinazione tra noci e yogurt in questo caso può rivelarsi un’ottima alternativa per una buona colazione in un regime dietetico vario in quanto prevede l’unione di probiotici (microrganismi vivi con impatto benefico sull’ospite tramite una azione benefica sul tratto intestinale) ed acidi grassi insaturi, nutrienti fondamentali per una corretta alimentazione.
Dott.ssa Nicolì Mariagrazia – Biologa Nutrizionista
BIBLIOGRAFIA
- Diplock A.T. et al: Scientific concepts of functional foods in Europe: Consensus Document, British Journal of Nutrition 1999
- Nutsforlife edizioni, Buccella Francesca
- Alimento funzionale su Enciclopedia Britannica
- Sinu.it